Il solito problema dell’ananas

Una delle attività nelle quali dilapido serenamente tante ore è la visita dei siti web delle abbazie. Al di là delle informazioni, e delle gallerie fotografiche, c’è una cosa che vi cerco, sempre speranzoso: la cronaca del monastero – in particolare di quelli anglosassoni, meno schiacciati dalla tradizione e tradizionalmente più pragmatici. A volte va cercata nella newsletter, a volte non viene pubblicata (che ci sia è pressoché certo), ma quando c’è per me è irresistibile: scorro il flusso di fatti e fatterelli con remota e incomprensibile partecipazione e con un’attenzione che lascerebbe presumere la presenza in quelle pagine, di solito brevi e lineari, di un segreto ben celato.

Nessun segreto, invece; nei casi migliori, soltanto uno sguardo limpido e tranquillo, quale dev’essere quello del monaco o della monaca che redige tale cronaca. «Gennaio. È stato un inverno decisamente gradevole, finora. Non come l’anno scorso. Abbiamo avuto neve e freddo, ma non troppo. E per adesso nessuna tempesta, cosa di cui dobbiamo essere grati. Ciò significa che le cose sono andate avanti nella norma, senza molte cancellazioni. Non sarà la Florida, ma non abbiamo nemmeno gli uragani»: un esempio per tutte è quella che ho appena finito di leggere, la cronaca del 2013 dell’abbazia benedettina dell’Assunzione di Richardton, North Dakota. Cronaca tra l’altro che, insieme con la «Assumption Abbey Newsletter», è stata tenuta negli ultimi trentasei anni da fratello Terrence (Kardong, non proprio un benedettino qualsiasi), che ha lasciato l’incarico proprio l’agosto scorso: «Certo, il compito di scovare idee nuove era sempre più faticoso, anno dopo anno, ma non l’avrebbe fatto per 36 anni se non l’avesse trovato anche piacevole e gratificante. Tenuto conto che di censure non ce ne sono mai state, qualche volta ha gettato un po’ di scompiglio in comunità [sometimes ruffled some feathers in the community], ma perlopiù i confratelli sono stati comprensivi».

Ecco. Alla fine di febbraio l’abate Brian ha fatto visita al priorato di Tibatì, nei pressi di Bogotà: tutto bene; tutto bene anche a Pasqua, sebbene facesse un po’ freddo: venduto tutto il pane di Pasqua e anche il vino, inoltre fratello Stephen, all’accoglienza, è stato un successone («Fr. Stephen was assigned as one of the greeters and he proved to be a smash hit. Everybody loves Fr. Stephen»); in aprile son venuti i ragazzi del concorso regionale per i cori, che bravi; poi il ritiro degli oblati – 35 partecipanti!; messa l’aria condizionata in cucina; un po’ di trasferte, conferenze, visite, capitoli generali; fratello Placid in giugno è stato assegnato alla tosatura dei prati; lavori, lavori, lavori, ma anche relax; e poi «circa ogni dieci anni i rovi dei mirtilli selvatici danno frutto, e quest’anno è successo! Così, siamo corsi fuori con i secchielli, e il risultato è stato: mirtilli selvatici a colazione e soprattutto torta di mirtilli selvatici…»; in agosto è venuta a parlarci una psichiatra specializzata nel trattamento di preti e religiosi, ha parlato soprattutto del «problema della pornografia su Internet. Come ce l’ha presentata, l’industria pornografica è enorme, e mira ad acchiappare ogni categoria di persone, monaci compresi [As she presented it, the pornography industry is huge, and it aims to snare all kinds of people, including monks]»; in agosto abbiamo comprato un nuovo trattore, una bellezza, tutti vogliono guidarlo… e nella foto che accompagna la nota sul trattore (bisogna cercarla, seguendo il link della newsletter) c’è tutto il senso di una comunità di uomini vestiti di nero che invecchiano insieme in un paesino sperduto del North Dakota.

Un altro anno è passato. La comunità conta 254 confratelli, 51 dei quali vivi. Anche l’abbazia è viva. Si guarda al nuovo anno: «18 novembre. La produzione annuale di panfrutti e cominciata. Se devono essere pronti per il “porte aperte” di Natale, devono andare in forno prima del Giorno del Ringraziamento». Il problema, come sempre, è la frutta: «Quest’anno l’ananas c’ha messo un sacco ad arrivare».

3 commenti

Archiviato in Benedettine / Benedettini, Spigolature

3 risposte a “Il solito problema dell’ananas

  1. svaroschi

    Beh, delizioso

  2. Pingback: Et voilà, il monaco è servito | Alchimie

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