Dice* Doroteo di Gaza (sec. VI):
Vi faccio un esempio perché possiate capire. Chi accende il fuoco ha soltanto un piccolo pezzo di carbone infuocato: questo carboncino è la parola del fratello che ci ha offeso; non è che un carboncino; che altro può essere la parola di un tuo fratello? Se la sopporti, spegnerai il carbone. Ma se cominci a pensare: «Perché mi ha detto queste cose? So io come rispondergli!», e: «Se non avesse voluto offendermi, non l’avrebbe detto. Sappi che anch’io so come fargli del male!», allora metti sul fuoco della legna sottile, come chi accende il fuoco, e fai del fumo: il turbamento. Il turbamento consiste nel rimuginare i nostri pensieri fino a eccitare il nostro cuore, e questa eccitazione diventa audacia temeraria.
Insegnamenti, 14, 154, citato in AA.VV., Il deserto di Gaza. Barsanufio, Giovanni e Doroteo, Edizioni Qiqajon, Bose, 2004, p. 297.
(* Nuova rubrichetta: «Dice il monaco».)
Bellissimo Pott! Grazie per la nuova rubrichetta.
Io sto iniziando le Collationes di Cassiano, se trovo qualche bel passo te lo posso spedire? Poi vedi tu se è il caso di inserirlo nella rubrichetta.
A presto
Grazie, fra Carlo!
Cassiano è una miniera. Tra l’altro, mi hai fatto venire voglia di leggere le “Collationes” (per ora ho letto solo le “Istituzioni”). Sì, mandami quello che ti colpisce, è sempre interessante confrontarsi.