Dice Bernardo di Chiaravalle, monaco e abate cisterciense (1090-1153), intorno al 1138:
Non stupirti se nelle qualità umane si trovino cose così dissimili: basta che tu faccia un’accorta attenzione a quanta diversità di nature si riscontra che coesistono nella stessa sostanza. Cosa è più sublime dello spirito di vita? Cosa è più umile del fango della terra? Di certo penso che non rimase nascosta agli stessi sapienti di questo mondo la grande convergenza nell’uomo di cose talmente divergenti, quando hanno definito l’uomo animale ragionevole e mortale. Di sicuro è stupefacente abbinare la ragione con la morte, come lo è accompagnare la discrezione con la corruzione. Ed è proprio così, nei comportamenti, così nei sentimenti, così nelle passioni degli uomini dove si trova una serie di contrasti non minore, anzi, forse, più ampia. Se poi scruti a parte tutta la depravazione, e di nuovo consideri singolarmente tutto ciò che di buono pure vi si trova, penserai certamente che la coesistenza di cose talmente diverse è un vero e proprio miracolo.
♦ Bernardo di Chiaravalle, Sermone V nella dedicazione della chiesa, 7, in Sermoni per l’anno liturgico, t. 2, introduzione, traduzione e note di D. Pezzini («Opere di San Bernardo» III/2), Città Nuova 2021, p. 815.
Bellissimo! Grazie e AUGURI! 🙂
Molte grazie, e auguri anche a te.