Scrive Cassiodoro, intorno alla metà del VI secolo:
Poiché se per qualcuno dei fratelli, come ricorda Virgilio, “il sangue si arresta freddo intorno ai precordi”, così da impedire una buona conoscenza sia della letteratura profana sia di quella sacra, anche con una scarsa erudizione può darsi che costui scelga con decisione ciò che viene indicato dal verso seguente: “Mi compiacciano allora i campi e le acque che irrigano le valli”; dal momento che è proprio congeniale dei monaci prendersi cura di un giardino, coltivare la terra e rallegrarsi per la fecondità dei frutteti [et pomorum fecunditate gratulari].
(Institutiones Divinarum et Saecularium Litterarum I, 28; il dito che mi ha indicato la citazione è quello del cardinale Newman.)