Dice Eutimio, 430 ca.:
Non dobbiamo accogliere i pensieri cattivi che introducono in noi, a nostra insaputa, un sentimento di tristezza e di odio riguardo al luogo ove siamo e verso i nostri compagni di vita, o che seminano segretamente in noi accidia o che ci suggeriscono di passare in altri luoghi. No, dobbiamo vegliare sempre e portare attenzione alle astuzie del demonio, per paura che la nostra regola sia distrutta dal mutamento di luogo. Un albero continuamente trapiantato non può fruttificare: allo stesso modo un monaco non porta frutto se passa da un luogo all’altro. Se dunque si cercano i mezzi di ben fare nel luogo in cui si è, e non ci si riesce, non si creda che si possa riuscirvi altrove: ciò che è in questione non è il luogo, ma le disposizioni del volere.
Vita di Eutimio, XIX, in Cirillo di Scitopoli, Storie monastiche del deserto di Gerusalemme, Edizioni scritti monastici Abbazia di Praglia 2012, p. 145.