Dice Palladio (419-420):
In questa città di Antinoe vi sono dodici monasteri femminili. In uno di essi ho incontrato anche Talide, che era chiamata ammàs: una vecchia che aveva trascorso ottant’anni nell’ascesi, come mi disse e come mi raccontavano le sue vicine. Con lei abitavano sessanta giovani donne, le quali l’amavano a tal punto che alla porta esterna del monastero non era neppure applicata una serratura, come si usa in altri: erano governate dall’amore che portavano a Talide. La vecchia donna aveva raggiunto un tale grado di distacco dalle comuni passioni che, quando fui entrato e seduto, venne e si sedette accanto a me, e mi pose le mani sulle spalle, in uno straordinario impulso di franchezza.
Palladio, La storia lausiaca, 59, 1, trad. di M. Barchiesi, Mondadori/Valla 1974, p. 261.