Fare pancia (Dice il monaco, CXXXIV)

Dice Gregorio Magno, prima monaco, poi papa, intorno al 586:

Sbaglia a ritenersi retto chi ignora la regola della rettitudine massima. Spesso viene considerato dritto un legno se non lo si accosta a un regolo. Ma quando esso viene fatto combaciare col regolo, allora si scopre quanto quel legno sia storto e faccia pancia [sed cum regulae iungitur, per quantam tortitudinem tumescit invenitur], poiché la rettitudine disgiunge e condanna ciò che l’occhio ingannandosi approvava.

♦ Gregorio Magno, Moralia in Iob, V, 67, citato in Storie di santi e di diavoli (Dialoghi), volume I (Libri I-II), introduzione e commento a cura di S. Pricoco, testo critico e traduzione a cura di M. Simonetti, Fondazione Lorenzo Valla / Mondadori 2005, p. 313.

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