Dice Marco il Monaco (o l’Eremita, o l’Asceta), grande «psicologo» vissuto in Asia Minore tra la fine del IV secolo e la metà del V:
Quando avremo rigettato dal nostro intelletto ogni vizio volontario, allora dovremo combattere contro le passioni che [sono in noi] per predisposizione. La predisposizione è un ricordo involontario dei mali commessi in precedenza, a cui il lottatore impedisce di progredire fino allo stadio di passione, mentre il vincitore la respinge quando è ancora allo stadio di suggestione. La suggestione è un moto del cuore privo di immagini: gli esperti la bloccano come [un nemico in] una strettoia. Quando i pensieri sono accompagnati da immagini, allora c’è già stato un consenso, perché la suggestione non colpevole è un moto privo di immagini, Ma c’è chi fugge da queste [suggestioni] come un tizzone da un fuoco, e chi invece non se ne ritrae finché le fiamme non lo abbiano bruciato completamente.
♦ Marco il Monaco, Sulla legge spirituale, 139-142, in Custodisci il dono di Dio. Opuscoli spirituali e teologici, traduzione, introduzione e note di L. d’Ayala Valva, Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose, 2023, pp. 149-50. (Un piccolo assaggio dall’ultima, notevolissima pubblicazione di Qiqajon dell’anno appena concluso, «prossimamente – spero – su questi schermi».)
